Presentazione
Nonostante la qualità ed i successi della produzione motociclistica della Aero Caproni, ben nota come fra le più quotate nell'industria nazionale, l'insorgere di serie difficoltà dovute in particolare a problemi conseguenti a gravosi oneri finanziari e a costi produttivi non concorrenziali, all'inizio del 1957 hanno imposto il subentro, con intento di sostegno, di altra compagine societaria. Veniva così costituita la Aero Metallurgica Regionale S.p.A. denominata poi (dicembre '57) AERO MECCANICA REGIONALE S.p.A. - abbreviato in AEROMERE - alla quale la Aero Caproni cedeva nell'aprile 1957, prima in affittanza, poi in definitiva gestione, l'intera Azienda. Per garantire la conservazione del posto di lavoro alla massa dei dipendenti (circa 500), la produzione motociclistica, affiancata per breve tempo da quella tradizionale, veniva rinnovata anche a costi e tempi di lavorazione compatibili con le spese e la concorrenza di mercato. L'AEROMERE progettava e realizzava quindi dei nuovi modelli di Capriolo, sempre di eccellente prerogativa funzionale e costruttiva, sia nel motore (che manteneva però la caratteristica distribuzione a tazza), sia nel telaio (a monoculla in lamiera stampata). Nel giugno del 1958 nasceva il Capriolo 75 nelle versioni Turismo veloce, Normale e De Luxe; nell'ottobre del 1959, il Capriolo 125 nei modelli Gran Turismo e Deluxe; ai primi del 1961 il Capriolo 100, tipi Bondone e Turismo. Complessivamente dei 3 modelli vennero costruiti circa 16.000 esemplari. La Società, rimaste deluse le speranze (anche attraverso l'assunzione di produzioni diversificate) di raggiungere risultati industrialmente ed economicamente utili e risentendo gravemente della crisi del settore motociclistico, nel novembre del 1962 veniva costretta alla cessazione e definitiva chiusura. I nuovi modelli del Capriolo vengono ricordati per aver conseguito nel settore della Regolarità numerosi e massimi successi di categoria.